Prendi carta e penna e tieniti pronto a scrivere qualsiasi emozione, pensiero o intuizione particolare che affioreranno in te mentre leggi le domande dell’esercizio. Sentiti libero di scrivere risposte dettagliate, o fermati a riflettere un momento su quello che emerge.
1. Quanto sei in contatto con i messaggi che il tuo corpo ogni giorno ti manda, come fame, senso di sazietà, stanchezza, tensione o rilassatezza? Quanto spesso e quanto a fondo presti ascolto e rispondi a queste richieste?
2. Quanto spesso passi del tempo a rilassarti da solo, senza essere occupato a fare o a pensare qualcosa in particolare? Quando sei da solo, come ti senti a vestire i tuoi panni? È facile o difficile, spiacevole o piacevole, abitare dentro il tuo corpo e stare con te stesso?
3. Quando provi del dolore fisico, come ti relazioni ad esso? Come reagisci? Provi a farlo andare via? Se sì, come? Hai qualche pratica o abitudine che usi per alleviare il dolore? Se sì, quali sono queste pratiche o abitudini? Credi che gli psicofarmaci ti stiano aiutando a superare il dolore fisico in qualche modo? Se sì, che conseguenze potrebbe avere interromperli?
4. Ora concentrati più sulla parte mentale che su quella corporea… Che tipo di emozioni o esperienze mentali trovi più difficili, disagevoli, o dolorose da provare? Cosa rende queste esperienze particolarmente spiacevoli? Come reagisci a queste esperienze, e cosa fai in concreto? Quali tipi di strategie pensi siano utili per superare momenti difficili sul piano mentale ed emotivo? I farmaci che assumi, hanno qualche impatto - positivo o negativo - sulle tue difficoltà emotive e mentali? Se sì, che conseguenze potrebbe avere interromperli?
5. Hai delle routine, delle abitudini, o dei rituali che metti in atto con regolarità per provare a migliorare il tuo generale stato di benessere o la consapevolezza di te stesso? (Per esempio, pratiche che possono includere una fede religiosa o un’usanza spirituale, produrre arte, suonare uno strumento, danzare, parlare in maniera profonda con degli amici intimi, fare yoga, meditare, fare una qualche altra forma di mindfulness, o degli esercizi di respirazione).
6. Dopo che hai finito di pensare e scrivere le risposte, presta attenzione a come ti stai sentendo. Rileggi qualche appunto che hai preso, o scrivine qualcuno se ora sei ispirato e prima non lo eri. Se queste domande ti hanno reso consapevole di una difficoltà ad esplorare i tuoi stati mentali, emotivi o fisici, prima di procedere con la sezione ‘Riflessioni’, potresti trovare utile l’esercizio opzionale della pagina successiva.