Perché iniziare una “Guida per l’Accompagnamento alla Sospensione dei Farmaci Psichiatrici” con nove suggerimenti su come prepararsi, prima ancora di iniziare a discutere delle modalità di riduzione graduale? Le nostre esperienze personali raccolte all’interno della “comunità di esperti della sospensione per esperienza diretta” ci hanno fatto comprendere perché una meticolosa preparazione è così importante: nel percorso di riduzione, ci sono molti elementi che possono avere un impatto enorme sulle possibilità di successo del percorso di riduzione, che non hanno assolutamente niente a che vedere con il miglior schema di riduzione, sia sul piano della velocità della riduzione sia su quello degli schemi giornalieri e dei giusti dosaggi.
Il punto centrale è questo: anche se si riduce nella maniera più sicura possibile, possono entrare in gioco fattori completamente indipendenti dai farmaci, e creare interferenze negative, che possono andare da qualche fastidioso passo indietro fino a un completo deragliamento del tuo percorso di riduzione. Tuttavia, molte persone hanno scoperto che è possibile minimizzare, o addirittura prevenire, queste esperienze così fastidiose e invalidanti – a condizione che si intraprenda un buon lavoro di preparazione personale prima di iniziare lo scalaggio vero e proprio. Questa prima parte della nostra Guida è stata pensata proprio per aiutarti su questo piano. Sei non hai ancora capito bene cosa ti suggeriamo, ti offriamo qualche esempio di situazioni che hanno messo in crisi molte altre persone che hanno provato ad interrompere prima di te:
- Inizi la riduzione senza un sufficiente livello di certezze e di chiarezza sul perché lo stai facendo e su cosa ti si prospetta. I primi sintomi di astinenza ti si presentano come un aumento dell’ansia, ma la tua stessa incertezza e paura iniziali fanno si che questi sintomi diventino persistenti e ti ritrovi a stare drammaticamente peggio di come ti saresti sentito in altre circostanze (leggi sia i passaggi preparatori 1-3, dove persone che hanno già completato la sospensione ti daranno indicazioni sul percorso di riduzione, per diventare più consapevole di quale sia il tuo personale ‘faro nel percorso di sospensione’, sia l’8, dove valuterai quali possano essere le tue possibilità di stare un po’ meglio anche durante i momenti difficili).
- Uno dei tuoi sintomi di astinenza è relativamente poco significativo, ma, per un certo periodo di tempo, ha un impatto inaspettato sulla tua capacità di svolgere una specifica ed importante attività quotidiana, che di solito dai per scontata - ad esempio la tua abilità nel leggere frasi scritte in piccolo, nel decifrare da lontano i cartelli stradali mentre guidi, o nell’essere a tuo agio in posti pubblici affollati come un supermercato. Dal momento che non disponi di un piano di riserva , la tua vita domestica e/o il tuo lavoro iniziano ad andare in crisi (vedi il passaggio preparatorio 4, “Gestire i compiti e le responsabilità giorno per giorno”).
- Inizi a manifestare qualche sintomo di astinenza poco comune e pensi che sia meglio parlarne ad un amico o un familiare; questi ultimi, però, si preoccupano immediatamente e chiamano il tuo psichiatra, che a sua volta attiva una procedura di emergenza psichiatrica e tu finisci ricoverato (vedi il passaggio 5, che spiega come costruire un sistema di supporto sociale al percorso di riduzione).
- Parli della tua intenzione di ridurre la terapia farmacologica con il tuo medico, ma lui decide che non è interessato a proseguire il rapporto con te: improvvisamente, ti ritrovi nei pasticci, in quanto ti ritrovi senza un programma di riduzione e senza il supporto di un medico (vedi il passaggio 6, “Comunicare con i medici”).
- Stai procedendo lentamente ad una riduzione, ma continui ad essere colpito da insopportabili difficoltà, come picchi di adrenalina, attacchi di panico, irritabilità estrema - non essendo in grado di riconoscere quale impatto possano avere le tue abitudini alimentari sul tuo organismo, in rapporto alle specifiche forme di sensibilità/allergia che vengono indotte dall’astinenza e di cui non eri a conoscenza (vedi il passaggio 7 “Ascoltare il proprio corpo e i suoi messaggi”).
Questa sezione, PREPARARSI, è quindi una raccolta delle esperienze di chi di noi ha portato a termine il processo di sospensione: sia di chi lo ha fatto in maniera relativamente facile, sia di coloro che hanno dovuto fronteggiare difficoltà imprevedibili e sono stati messi a dura prova. Il nostro obiettivo è quello di condividere con te la conoscenza che abbiamo acquisito in questi nostri percorsi riguardo a cosa ci è stato d’aiuto, cosa ci ha dato forza e cosa che ce ne ha tolta, o ci è stato dannoso – ma anche riguardo a qualsiasi altra cosa che avremmo voluto dicessero a noi prima di iniziare il nostro percorso di sospensione.
Ogni passaggio specifico presentato in questa sezione si articola su più punti:
- Una breve discussione del perché questo passaggio preparatorio è importante
- Un’introduzione orientativa su alcuni dei punti chiave
- Diversi tipi di esercizio per esplorare l’argomento più a fondo
- Riflessioni finali e riepilogo di cosa ci insegna questo passaggio specifico
Questi passaggi possono essere seguiti utilizzando i pulsanti freccia "sinistra" e "destra" sotto il testo di una pagina o i menu a piè di pagina o nella barra laterale destra.
Mentre ti dedichi ad approfondire questi passaggi preliminari della sezione PREPARARSI, ti incoraggiamo a procedere poco per volta e a concederti il tempo necessario per esplorare i molti elementi della tua vita che potrebbero influenzare - sia in positivo che in negativo - il successo del tuo percorso di sospensione. Non lo diciamo per spingerti a posticipare l’inizio del tuo percorso di riduzione, ma molti di noi, della “comunità di esperti della sospensione per esperienza diretta”, si sono resi conto che una buona preparazione è un passaggio assolutamente fondamentale per aumentare le probabilità di successo nel percorso di sospensione, come pure nella rinuncia definitiva agli psicofarmaci. Saltare il lavoro di preparazione è come tentare di scalare il Monte Everest senza preoccuparsi di allenarsi per la salita, di imparare ad affrontare le tempeste di neve o di pianificare il percorso ottimale. Se stai considerando di procedere ad una riduzione graduale, tuttavia, non dovresti neanche esserne troppo intimorito: i molti che ci sono già passati prima di te possono testimoniare che, con una preparazione attenta, paziente e ben informata, questa meta, lontana e scintillante, è assolutamente raggiungibile
'Road to Emmaus', di Caitlin Ambery.